Biografia di Umberto Tozzi

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GLORIA SE NE E' ANDATA

Gloria se ne è andata.

Si è portata via la radiosveglia, quella che faceva una soffusa luce verde in camera e i vestiti dall’armadio.  Li ha messi nel set di valige che le avevano regalato le sue amiche per le nozze. Le foto di noi sul comò sono rimaste lì.

C’è stato un periodo che rientravo a casa alla sera tardissimo dall’officina. Molti clienti erano contenti perché trovano l’auto pronta già il giorno dopo. Volevo arrivare stanchissimo per addormentarmi subito. La mattina scappavo il più presto possibile. Gli avventori abituali del bar delle 7 e 30 che facevano colazione con me erano la mia nuova famiglia. Non ci parlavamo neanche ma era riassicurante vederli ogni giorno e immaginare quale vita, quali legami avessero al di fuori di quei tavolini, al di fuori di quella vetrata. Qualche volta riuscivo a sorridere mentre ero alla cassa ai discorsi in corso tra la barista e qualche cliente. Pagavo così la mia voglia di normalità.

Gloria se ne è andata. Me l’ha portata via. È stato come rubarmi l’ossigeno dall’aria.

“Devi proprio andarci?” le chiesi.

“Lo sai che in ufficio sono l’unica che ha studiato il russo al linguistico. E comunque non posso tirarmi indietro. Ci tengo alla mia carriera. Ricordati che sono l’ultima assunta. La fiera di San Pietroburgo è molto importante per la Ditta”.

“La Ditta” è Pietro Malnati. Ha ereditato dal padre un capannone e una attività di falegnameria. Ora è lanciatissimo negli arredi su misura. Gloria dopo la laurea in architettura ha trovato impiego nell’ufficio tecnico di questa ditta. Fai disegni bellissimi di arredi interni. Con una matita tra le sue dita affusolate disegna colonne di legno, con un tratto leggero fa linee che sembrano imprecise e senza senso, poi quando ha finito capisci che sono le venature del materiale. Lui le realizza prendendo tubi arancioni in plastica per le fognature, le riempie di segatura e poi le riveste con un foglio sottile, giusto un millimetro di legno incollato e già lucido. E le vende in Russia.  Lui è andato a San Pietroburgo insieme a lei.

Gloria se ne è andata. Me l’ha portata via. È stato come rubarmi il sale dalla cena.

L’appartamento dove eravamo andati a vivere in affitto era piccolo ma ci bastava. Avevo trovato una piccola casa con giardino. Lei fece in progetto di ristrutturazione, io la domenica abbattevo muri, gettavo massetti, lisciavo pareti in cartongesso. Sembrava una casa distrutta dalla guerra ma eravamo felici perché immaginavamo le nostre cose: il soggiorno, la cucina, la camera, anche il giardino. Respiravo polvere e la sua felicità come fosse nebbia, non sapevo cosa volesse dire essere stanco.

 Gloria se ne è andata. Me l’ha portata via. È stato come rubarmi il sole in un giorno d’estate.

Ho aspettato il suo ritorno. L’avrei perdonata. Un giorno stavo guidando. Pioveva. Ho dovuto fermarmi sul ciglio della strada in una piccola rientranza del guardrail: stavo piangendo e non vedevo bene la strada. Ho battuto i pugni sul volante e ho spento la macchina. I camion che transitavano sulla statale davano degli scuotimenti come un vento leggero può far cadere le foglie ingiallite. In quel momento capii che non ci sarebbe più stato il futuro che avevamo immaginato.

Ora vive con il Malnati in una villetta ovviamente ben arredata, hanno un figlio e un cane. Lui me l’ha portata via.

È stato come rubarmi l’ossigeno dall’aria, il sale dalla cena, il sole in un giorno d’estate.

 

Stefano Dalto (31.12.20219)

Immagine: Michelangelo Pistoletto – Ragazza che scappa – 1967 - (quadro specchiante: immagine disegnata su specchio)

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QUARANT'ANNI DOPO E' SEMPRE QUESTA STORIA...

Nella recente biografia “L'emozione non ha voce. Gianni Bella, dalla canzone all'opera” (di Pierguido Asinari, editrice Vololibero), l’artista siciliano giudica il maestro Giancarlo Bigazzi (produttore e coautore dei suoi principali successi) come quella persona che lo obbligava a puntare solamente sul prodotto 45 giri. E’interessante notare che al termine della stretta collaborazione con Bella (praticamente il 1978), Bigazzi nel dedicarsi quasi esclusivamente al Nostro, abbia fatto uscire il singolo Tu un mese dopo l’uscita dell’album dove il brano è proposto senza interruzione con Hey sole. Non solo: la terza traccia ripropone il titolo, aggiungendo (domani) costituendo un brano/preghiera quasi a voler sperimentare una situazione concept impraticabile in una versione a 45 giri. Con il senno di poi, possiamo dire che, dal terzo Lp in poi, la discografia di Umberto appare sempre decisamente orientata ad offrire ad un pubblico extra fans un prodotto completo di lungo ascolto invece di limitarsi ad un brano di punta fortemente differenziato dal resto dell’album. Tuttavia, con il singolo “Tu” Umberto raggiunge, come l’anno precedente, il primo posto in classifica e per questo fatto diventa lecito per la coppia Bigazzi/Tozzi fissare il primo posto in classifica come obiettivo minimo per l’estate successiva. Ma fare anche qualcosa in più.  In quegli anni Bigazzi i due lavorano anche in una direzione che possa meglio definire il sound Tozzi nel panorama musicale. Umberto accetta di buon grado i ritmi di lavoro. In una intervista del settembre 1978 alla giornalista che chiedeva la differenza tra il successo in Italia e all’ estero Umberto così si esprimeva: “In Italia si brucia tutto molto in fretta. In Francia il successo è più concreto perché si ricordano di te. In Italia sembrano aspettare che tu cada. Ma io farò di tutto per deludere queste persone”. Con queste premesse il duo Bigazzi-Tozzi si mettOno al lavoro. Per prima cosa vengono abbandonati i musicisti “sottocasa” della CGD. Leggere i crediti dei dischi di Umberto del 77 e 78 e quelli di Gianni Bella dello stesso periodo le differenze sono minime. Vi partecipano musicisti di prim’ordine, sia chiaro, ma la coppia di Autori preferisce un sound diverso e Umberto riuscirà per tre album consecutivi ad ingaggiare musicisti americani con i quali ritrova affinità melodiche che distanzieranno i lavori dalle sonorità dei precedenti tre Lp rigorosamente made in Italy.  “Gloria” esce a fine maggio del 1979 e il singolo, ironia della sorte per il primo lavoro confezionato all’estero con musicisti stranieri, in Italia non riuscirà a raggiungere il primo posto (cosa che riesce in Francia, Spagna e Svizzera). Il brano “Gloria” deve cedere il passo a “Tu sei l’unica donna per me” di Alan Sorrenti. Quest’ultimo ha da qualche anno abbandonato la sperimentazione musicale per la quale aveva la stima e l’ammirazione di Battiato anch’egli fino ad allora sconosciuto al grande pubblico e dedito alla sperimentazione musicale. Sorrenti aveva abbandonato le sue ricerche e studi sui suoni per votarsi a lavori dove non c’era la minima traccia dell’esperienza precedente, andando a creare melodie accattivanti, di facile presa.  A Franco Battiato, che proprio nel 1979 si era affrancato dalla pura sperimentazione per far confluire le sue esperienze “nelle canzoni” costruendo uno stile originale e unico, la svolta pop-melodico di Sorrenti non piacque.  Qualche anno dopo, come Dante nella Divina Commedia che nei canti dell’Inferno giudicava morti e viventi che non si erano distinti per buone azioni, riservò il suo giudizio su Sorrenti e la sua svolta commerciale con un verso in “Bandiera bianca”: …”siamo figli delle stelle, pronipoti di sua maestà il Denaro..”. Commerciale era anche il giudizio con il quale, in Italia, veniva giudicato Umberto. La critica, miope, considerava il lavoro dei cantautori degno di nota e il resto, lavori di serie B. La cosa ironica è che per esempio Fabrizio de Andrè e Giancarlo Bigazzi erano ottimi amici. All’inaugurazione del tratto di Lungarno a Firenze dedicato a Bigazzi qualche anno fa era presente anche Dori Ghezzi dimostrando in questo modo una solida amicizia con la famiglia del Maestro fiorentino. All’estero, senza le barriere culturali possibili solo in Italia, il brano Gloria venne giudicato per la sua essenza, basti pensare alla considerazione di Herbert von Karajan per mettere tutti a tacere. Però, l’Italia era anche questo. Fu per esempio sufficiente che Vittorio Salvetti, patron del Festibalbar, dichiarasse in una intervista che “Tozzi è una mia scoperta” ed ecco che come conseguenza Umberto rinunciò di partecipare alla finale nel settembre del 1979. Per chi, come me, davanti ad una tv in bianco e nero attese l’esibizione del suo beniamino, fu una delusione l’assenza in quel palcoscenico.  Alan Sorrenti venne premiato e “Tu sei l’unica donna per me” chiuse la trasmissione e l’estate del 1979. “Gloria” aveva fatto il suo tempo e l’estate successiva, scrivendo di Tozzi sui giornali, quest’ultimo veniva presentato come il cantante che con “Ti amo” aveva raggiunto il suo maggior successo.

 

25/08/2019, Stefano_D

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QUARANT'ANNI DI GLORIA


REGOLAMENTO

In occasione del quarantennale dell’uscita del brano GLORIA, il gruppo ATTIMI – il forum dei fans di Umberto Tozzi – indice un concorso incentrato sulla valorizzazione atta a celebrarne l’evento

1 - PARTECIPAZIONE  AL CONCORSO : La partecipazione al concorso è aperta a tutti.

2 – TEMA e TIPOLOGIA : Le opere dovranno necessariamente rappresentare come da titolo concorso, la canzone GLORIA. Ogni partecipante può inviare fino a n. 3 opere. Le opere devono essere inedite e non aver partecipato ad altri concorsi    Saranno considerate opere qualsiasi realizzazione, fotografica, grafica, cartacea, manuale, ecc…

3 - INVIO DEL MATERIALE FOTOGRAFICO  : le immagini rappresentanti le opere potranno essere inviate all’indirizzo rosadifrontiera@gmail.com, con i dati dell’autore.  Termine di consegna del materiale: 30 NOVEMBRE 2019

4 - USO DEL MATERIALE DIGITALE INVIATO : Ogni autore, titolare di tutti i diritti sui propri originali, è personalmente responsabile delle opere presentate. Ogni autore conserva la proprietà delle foto inviate al concorso, ma cede gratuitamente i diritti d’uso illimitato delle immagini all’organizzazione del concorso, che, può pubblicare e diffondere le immagini sul forum ATTIMI e sulla pagina FB, purché senza fini di lucro, con l’unico onere di citare ogni volta l’autore o gli autori delle opere. In nessun caso gli organizzatori, senza previo accordo con l’autore, potranno cedere a terzi ad alcun titolo le fotografie in concorso.

5 - GIURIA : La giuria del concorso sarà formata da alcuni membri dello staff del gruppo ATTIMI, che valuterà singolarmente ed in perfetta autonomia i lavori. Giudicando ogni opera per vari aspetti: originalità, estro, fantasia, ecc…  valutando ogni aspetto ed esprimendo valutazione in decimi, la somma di questi genererà il voto. In base al materiale pervenuto, si genereranno le categorie: foto, grafica, manuale, ecc...  Ad ogni categoria sarà assegnata una classifica.

6 - PRIVACY, RESPONSABILITA’ DELL’AUTORE : Ogni partecipante è responsabile civilmente e penalmente delle proprie opere, sollevando gli organizzatori da ogni responsabilità, anche nei confronti di eventuali soggetti raffigurati nelle fotografie. Il concorrente dovrà informare gli eventuali interessati (persone ritratte) nei casi e nei modi previsti dall’art.10 della legge 675/96 e successiva modifica con D.Lgs. 30 giugno 2003 n.196, nonché procurarsi il consenso alla diffusione degli stessi, pena l’esclusione dal concorso. In nessun caso le immagini inviate potranno contenere dati qualificabili come sensibili. Ogni partecipante dichiara di possedere tutti i diritti sugli originali, sulle acquisizioni digitali e sulle elaborazioni delle fotografie inviate.

7 –  SUPERPREMIO per la miglior opera il TOZZICALENDARIO di Attimi. I risultati del Concorso saranno pubblicati on line nel forum ATTIMI in apposita sezione e nella pagina FB del gruppo.

8 – MODIFICHE AL REGOLAMENTO : Gli organizzatori si riservano di apportare modifiche al presente regolamento se volte ad una migliore realizzazione del concorso. Tali modifiche saranno puntualmente segnalate sul sito ATTIMI il forum dei fans di Umberto Tozzi.

Lo staff di ATTIMI


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E sarà... come una danza!

La scintilla che ha portato Umberto Tozzi e Raf a voler di nuovo fare qualcosa insieme è scattata sopra un palco. Sul palco dell’Arena di Verona, dove i due sono tornati ad esibirsi insieme come ai tempi della fortunata collaborazione di fine anni ’80. Ed è soprattutto sul palco che si manifesterà il loro tornare a collaborare dopo tanti anni.

 

Siamo ormai prossimi alla partenza del tanto atteso tour che vedrà Tozzi e Raf suonare in giro per la penisola e cantare insieme i loro grandi successi che hanno contrassegnato gli ultimi 40 anni della musica leggera italiana. Un assaggio, di cosa sarà vederli di nuovo insieme, lo abbiamo avuto proprio all’Arena di Verona e, ancor di più, nella apprezzatissima ospitata dello scorso Festival di Sanremo, dove i due hanno fatto scattare in piedi l’algido pubblico dell’Ariston.

 

17 album in studio per Umberto Tozzi, 13 per Raf, un elenco “Infinito” di successi grazie ai quali è stata “Gloria” vera per entrambi. E adesso buona parte di questo immenso repertorio verrà proposto dal vivo promettendo uno spettacolo di grande musica e di grandi emozioni. Non sappiamo ancora in che modo sia stata strutturata la scaletta, in che modo i due artisti si alterneranno sul palco ed in che modo si alterneranno le rispettive canzoni. Ma è lecito e legittimo aspettarsi che le aspettative vengano soddisfatte, così come è lecito e legittimo aspettarsi delle sorprese, che secondo noi non mancheranno.

 

Il countdown, iniziato lo scorso autunno con il lancio del bellissimo singolo “Come una danza”,  è finalmente giunto al termine. E’ arrivato il momento di riempire gli spalti e cantare a squarciagola le bellissime canzoni di Umberto Tozzi e Raf, i due cupido della musica leggera italiana, che con le loro canzoni hanno fatto innamorare intere generazioni.

 

E’ arrivato il momento il momento di far ballare interi palasport come in una unica e grande danza!


28/04/2019 - Domenico

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