Biografia di Umberto Tozzi

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06 Apr 2013 - Genesi MMXII

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Genesi MMXII

Tutto gli sembrava surreale. Era impossibile che così, all’improvviso e praticamente dall’oggi al domani si fosse ritrovato in una situazione precaria. Certo, c’era stata una crisi senza precedenti ma…ora….ora aveva perso il posto e tutti i relativi benefit.
La sua nuova dimora infatti era modesta e priva di tutte le comodità a cui era stato abituato.  La situazione costituiva un ridimensionamento che proprio non accettava. Per continuare a vivere in modo dignitoso ora doveva darsi da fare molto più di prima, con una rabbia addosso che non riusciva a calmare. Pensava alla sua situazione precedente. Capì che effettivamente prima non gli mancava nulla, al punto di annoiarsi perfino! Il suo Principale aveva pensato a tutto, tempo libero compreso. Era considerato una risorsa preziosa in quella mansione.
Invece un giorno, tutto precipitò. Aveva ricevuto infatti una proposta dalla concorrenza e la  giudicò interessante. Ne era rimasto tentato e ne parlò a casa. I dubbi non gli mancavano. Il suo posto attuale gli piaceva e mai era stato messo in discussione. Il Principale era soddisfatto di lui e tutto funzionava a meraviglia. Ma lei iniziò ad essere insistente. Gli disse di provare, che se non lo avesse fatto ora non lo avrebbe fatto più, che era arrivato il momento di fare nuove esperienze e che se non avesse provato, gli sarebbe rimasto per sempre il rimpianto.
Ora guardava la sua compagna. Avrebbe avuto voglia di dirle: “Vedi? Te l’avevo detto che non dovevo farlo! Sempre a dirmi di cambiare, di provare!”….invece non le disse nulla. Capì che era non era giusto prendersela con lei, era ingiusto attribuirle colpe. In fondo anche lui voleva provare a cambiare. Pensò che era destino che le cose avessero preso quella piega. Come se già fosse tutto scritto.
Invidiava invece la sua reazione. Si sarebbe aspettato infatti che lei condividesse le sue preoccupazioni e che fosse più comprensiva con lui in questa nuova situazione….invece… Invece sembrava che la sua unica preoccupazione fosse quella di indossare vestiti a ripetizione, quasi fosse un’ossessione. “Questo come mi sta? E questo?” continuava infatti a chiedergli in continuazione.
Lui rispondeva con aria assente e un po’ scocciata mentre lei rimaneva li a spogliarsi e rivestirsi. La guardò. Pensò alla prima volta che la vide. La giudicò bellissima, unica! Era impossibile non innamorarsi di lei! Rimpianse quel periodo paradisiaco dove i problemi e i guai quotidiani erano lontanissimi. Sapeva che quel incontro gli avrebbe cambiato la vita, ma non avrebbe mai immaginato di quanto la sua vita sarebbe cambiata. E mentre la guardava alle prese con quelle sue futili preoccupazioni, pensò che era il caso di prendere in considerazione problemi più seri.
“Dove vai?” gli chiese vedendolo alzarsi e prepararsi ad uscire. “Vado a vedere se trovo qualcosa” le disse lui con un tono tutt’altro che allegro. “Fai attenzione, io ti aspetto qui. Ma non stare via troppo, lo sai che non mi piace rimanermene qui da sola”. Lui era quasi all’uscita e le rispose senza voltarsi con un tono piuttosto scocciato: “Si, stai tranquilla Eva…”.

Personaggi ed interpreti
Lei: Eva
Lui: Adamo
Il Principale: Dio creatore
La concorrenza: il serpente tentatore.

Trama
Adamo ed Eva dopo aver assaggiato il frutto proibito su suggerimento del serpente, si accorgono che sono nudi e vengono cacciati da Dio dal giardino di Eden…(Genesi, 3,1)

 

Stefano_D, 6.04.2013


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