08 Dic 2013 - Come un carillon
Scritto da Lorenzo
Dicembre 08, 2013, 18:30:00
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![]() Come un carillon La pioggia di Novembre aveva finalmente dato un giorno
di tregua. Dopo interminabili giorni di incessante pioggia, finalmente Roma tornava
a godersi un giorno di sole. Fu per questo che Damiano decise di trascorrere
fuori dall’ufficio la sua ora di pausa pranzo. Nonostante il sole, la giornata
non era particolarmente calda, eppure i giardini di Viale Carlo Felice erano
tornati a popolarsi come nelle migliori giornate di primavera. Damiano scelse
una panchina per mangiarsi il suo panino. Davanti a lui le mura romane sembravano
collegare la basilica di San Giovanni in Laterano a quella di Santa Croce in
Gerusalemme in un simbolico abbraccio. Intorno alla panchina uomini e donne di
tutti i tipi portavano a spasso cani di tutti di tutte le razze.
Qualcuno approfittava della bella giornata per fare un po’ di jogging, qualche
mamma spingeva il suo passeggino, giovani studenti universitari avevano scelto
i giardini per ripassare o prepararsi per qualche prossimo esame. Intorno alla
panchina, Damiano era circondato da piccioni e pappagalli, che fingendo aria
indifferente, aspettavano la caduta di qualche briciola di pane, o perché no
qualche più generosa donazione. Finito di mangiare a Damiano restava ancora una
abbondante mezz’ora di pausa. Mise le cuffie alle orecchie e schiacciò il tasto
play del suo lettore Mp3. Chiuse gli occhi ed alzo la fronte verso il sole. Ad
un certo punto le forti risate di due ragazze superarono il volume della musica
fino ad attirare l’attenzione di Damiano. Le due ragazze, sedute su una
panchina vicina, erano appena state al mercatino dell’usato di Portamaggiore.
Da due grandi buste tiravano fuori oggetti curiosi ed ogni volta l’azione era
accompagnata da fragorose risate. Damiano chiuse di nuovo gli occhi ma abbassò
il volume della musica perché quelle risate ed i commenti delle due ragazze lo
divertivano. All’improvviso udì un suono conosciuto, familiare, era il suono di
un carillion. Damiano aprì subito gli occhi e notò che una delle ragazze aveva
in mano una scatola dalla quale, una volta tirato su il coperchio, usciva un
piccolo mulino a vento. Era il girare delle pale che azionava il suono del
carillion. A Damiano tornò subito in mente un viaggio in Olanda fatto con
Giorgia. Il loro primo viaggio insieme: le notti in campeggio, le passeggiate
in bicicletta tra i tulipani, le visite ai produttori del famoso Gouda, la
grande Diga di Afsluitdijk, i canali di Amsterdam. Mentre pensava tutto questo
riconobbe una scritta sulla scatola: “G & D Estate 1998”. Il carillion che le ragazze avevano in
mano era lo stesso carillion che Damiano e Giorgia avevano acquistato in
occasione di quel viaggio. Con un pizzico di rammarico Damiano realizzò come
Giorgia si fosse disfatta anche di questo ricordo in seguito alla loro
separazione. Erano passati tanti anni da quel viaggio, ed erano passati tanti
anni da quando la storia con Giorgia era finita, eppure Damiano non restò
indifferente al suono del carillion. Decise così di provare a riprenderselo ed
iniziò a pensare una strategia per convincere le ragazze a rivenderglielo.
Poteva funzionare essere semplicemente sincero e dire la verità, o spacciarsi
per un collezionista disposto a pagare di più di quanto non lo avessero pagato
loro. Insomma Damiano era ormai pronto a rompere il ghiaccio e farsi avanti
quando con uno scatto felino le ragazze riposero gli oggetti nelle buste e
scattarono veloci verso la fermata del 3 per prenderlo in direzione della
Sapienza. A Damiano non restò che accompagnare con lo sguardo la coda del tram
fino alla curva davanti Santa Croce.Domenico, 8.12.2013 graphic by Stefano_D Info sull'autore
Lorenzo registrato Attimi in Maggio 19, 2011, 09:23:18 e ha scritto da allora 1809 post nelle board. Ultima visita Febbraio 16, 2023, 02:43:26.
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