Biografia di Umberto Tozzi

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05 Gen 2014 - Diamond in the sky

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Diamond in the sky

Mi ha incuriosito un programma dedicato alle “leggende del rock” su Sky Arte. Nella puntata in questione parlavano di Neil Diamond.  Ora, non ho mai nutrito un particolare interesse per i lavori di questo grande autore, tuttavia le biografie suscitano sempre un certo fascino e se sono raccontate bene capita, come è successo, di rimane lì davanti allo schermo a sentirle raccontare. La carriera di Neil Diamond l’ho trovata interessante anche perché offre analogie con il Nostro.  Dunque,  la carriera di Diamond inizia come autore per altri. Scrive per i The Monkees diversi brani tra i quali I’m a beliver  che  avrà successo anche in Italia nella versione di Caterina Caselli Sono bugiarda (era “prassi” negli anni sessanta che diversi artisti italiani proponessero cover di successi stranieri). In questo caso possiamo dire che Umberto ha avuto una situazione contraria e unica con il suo brano Gloria e la versione della Branigan. Diamond è stato poi convinto a cantare i propri pezzi, proprio come fece Bigazzi quando incontrò Umberto. Alcuni dei quali sono stati anche interpretati e  portati al successo da artisti allora più famosi di lui come gli UB40 e Elvis Presley. Insomma, un po’ come l’album “Donna amante mia" di uno sconosciuto Tozzi dal quale sono uscite cover fatte da altri artisti italiani come Fausto Leali e Gigliola Cinquetti.  Diamond non ha disdegnato i duetti  e quindi le collaborazioni con altri artisti tra i quali Barbara Streisand con il brano  You don't bring me flowers e  con Frank Sinatra. Interessante anche il rapporto con il cinema. Ha scritto la colonna sonora del film Il gabbiano Jonathan Livingston (Jonathan Livingston Seagull) del 1975, colonna sonora che ha ottenuto  un successo assai maggiore degli incassi del film medesimo.  Nel 1980 la colonna sonora del film Il cantante di Jazz (The Jazz Singer) vende moltissimo compensando la sua interpretazione nel film che verrà giudicata la peggiore dell’anno. Anche il rapporto di Umberto con il cinema è interessante. Alcuni brani finiscono in diversi film italiani e in qualche caso europei, mentre Gloria  entra nella colonna sonora di Flashdance, un film che avrà successo sia negli Stati Uniti come in Europa. Il destino di Gloria nei film però  sarà destinato a continuare. Nell’anno appena trascorso abbiamo visto come il film Gloria includesse il brano ( a riprova del successo planetario che ha reso questo brano ormai un classico internazionale), e la notizia di puntare ancora su questo brano per il nuovo film di Martin Scortese. Queste notizie ovviamente fanno piacere. C’è un “ma” e un “però” che mi lascia un po’ sospeso e parte da questa considerazione che ora vi espongo. Ascoltando la biografia di Diamond ad un certo punto vengo a sapere che il brano Girl, you'll be a woman soon reinterpretato da un gruppo,  faceva parte della colonna sonora del film Pulp Fiction del 1984. Il brano, una composizione minore di Diamond in questa versione era volutamente lontana dalla versione originale dell’autore. Del resto Tarantino ama ricavare tratti che sono abbastanza diversi dall’immaginario collettivo. Basti pensare a come ha reinventato John Travolta in quel film. Nonostante quindi una versione caricaturale, il brano ha suscitato interesse nei confronti di Neil Diamond e soprattutto del suo patrimonio musicale che se ne stava nascosto dietro a grandi hit e quindi attingendo alle sue opere minori, il  cosiddetto grande pubblico ha potuto vederlo sotto un’ottica diversa e più completa. Ora e vengo al punto, pur essendo contento della scelta di Scorsese mi viene da pensare questo: e se avesse scelto un brano “minore” del Nostro?  Oppure uno recente (la produzione inedita del 2012 è qualitativamente interessante)? Cosa sarebbe potuto succedere? Sicuramente ad Umberto nelle esibizioni televisive verrebbe chiesto di cantare anche quella canzone oltre che i “soliti quattro brani” che ben che vada hanno dai vent’anni in su dalla data di pubblicazione. Le apparizioni televisive del Nostro stanno dimostrando quanto Umberto risulti incapace di promuovere la sua produzione musicale più recente, divenendo egli stesso strumento della TV, anziché il contrario. Insomma la TV lo usa (come usa tanti altri artisti o non artisti) per comunicare quel che vuole, relegandolo fra gli artisti del passato. E’ anche questo uno dei motivi rilevanti del lento e inesorabile declinare della popolarità del Nostro, ovvero il capovolgimento dei ruoli. Da artigiano che usa gli attrezzi e gli strumenti adatti per le proprie finalità, a strumento usato da un media per i propri scopi. Se è difficile, se non impossibile, usare totalmente la TV per quel che direttamente interessa, chiediamo almeno al Nostro che provi a proporre uno scambio alla pari con questa.  Aspettando nel frattempo un regista famoso che trovi interessante per un film qualcosa che sta in Today oppure in Superstar. A Neil Diamond è capitato qualcosa di simile.

Stefano_D feat Lorenzo                                                    graphic by Stefano_D

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