Biografia di Umberto Tozzi

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…nell’attesa del Natale che verrà …(non sarò più solo)

Ore 17.00 del 23 Dicembre. Con un ora di anticipo Carlo spegne il pc ed esce dall’ufficio. Si è fatto dare un permesso perché come al solito si è in ridotto all’ultimo momento per i regali. “Niente regali quest’anno!” era il ritornello che girava in casa già dalla fine di Novembre a causa di crisi economiche, Imu, Tasi  e tutto il resto lasciando poco spazio ed entusiasmo per i regali di Natale. Regali che spesso si rivelavano inutili o ricevuti con poca euforia. Ma Carlo non era d’accordo: Natale senza regali non è Natale. Un pensierino, per quanto piccolo, andava fatto, e pazienza se non ne avrebbe ricevuti in cambio. Li faceva per il piacere di farli.

Evidentemente non era l’unico a pensarla così, nonostante il periodo poco felice Via Appia era comunque nel solito  caos isterico da shopping prenatalizio. Macchine in doppia fila, vetrine accattivanti, gente che entrava ed usciva dai negozi con le buste piene. E dopo un autunno tiepido il primo vero freddo dell’inverno aiutava a creare la giusta atmosfera, senza trascurare il contributo dato dall’odore di caldarroste nell’aria e dai dolci natalizi di ogni tipo che invitavano al sospiro ogni volta che Carlo passava davanti ad una pasticceria.

La Feltrinelli era il luogo giusto dove poter trovare qualcosa per accontentare tutti: tra libri, cd, dvd, video games e gadget vari avrebbe trovato il giusto pensierino per gli amici più cari ed i parenti più stretti. Dall’elenco dei destinatari mancava una persona, dopo qualche anno Carlo tornava a dover trascorrere le festività natalizie nella condizione di single. Questo gli metteva un po’ tristezza e soprattutto temeva di non sopravvivere a tutta quella  vera o presunta euforia che girava intorno.  Era solo già da un po’ e sembrava non soffrirne particolarmente, ma gli creava qualche imbarazzo non essere felice in un periodo dell’anno in cui sembra che non si possa non esserlo.

“Ancora impegnato con gli ultimi acquisti alla Feltrinelli?”, fu questo sms a distoglierlo dai suoi tristi pensieri mentre dubbioso sfogliava un libro di ricette che pensava di regalare alla sorella. E’ strano che Carlo riuscì a sentire il “Bip Bip” del telefonino, il cellulare era nascosto in una tasca del giaccone. Riuscire a sentirlo non era facile, tra il vocio delle tante persone che affollavano il negozio ed i brani di Umberto Tozzi che si ascoltavano in sottofondo per pubblicizzare il suo cofanetto natalizio da qualche giorno in vendita. A proposito, quel doppio CD/DVD live era il regalo ideale per suo cugino Domenico che non ha mai nascosto la sua passione per l’autore di Gloria.

Il messaggio era della sua collega Milena. Cosa ne sapeva lei della Feltrinelli? pensò Carlo mentre la bocca curvava in un sorriso di compiacimento. Ora ricordava di averglielo detto lui stesso poche ore prima durante una breve pausa caffè in ufficio. Improvvisamente l’umore di Carlo cambio, i suoi pensieri d’incanto non erano più tristi. Qualcuno stava passando una mano di rosso natalizio al mondo grigio e malinconico che lo circondava solo fino a pochi minuti fa.  Milena non usciva più dalla sua testa. Lei che con il Natale fa  una cosa sola, ama tutto ciò che con questa festa ha a che fare. E’ lei che ogni anno si offre di addobbare l’ufficio, di acquistare le cartoline d’auguri – e ne trova sempre di originalissime – per i fornitori così come di confezionare i cesti per i clienti. Qualche giorno fa, durante un’altra delle tante pause caffè condivise, Milena confidò a Carlo il sogno di una vita: un viaggio in Lapponia per vedere il villaggio di Babbo Natale! Milena aveva da poco superato la boa dei 40 anni ed aveva anche lei qualche dispiacere sulle spalle, ma quando parlava di Natale aveva l’entusiasmo contagioso di una bambina. Fu così che Carlo si fiondò al reparto Turismo e prese una guida turistica della Finlandia. Poi rispose al messaggio di Milena “Sì, sono ancora alla Feltrinelli, ed ho preso un pensierino anche per te”. La risposta non tardò ad arrivare “Un pensierino per me? Ma tu sei pazzo! Uffa… ora devo aspettare che riapre l’ufficio per averlo…”. Già, Carlo e Milena si sarebbero rivisti soltanto dopo Natale, ma ormai era evidente che c’era una soluzione anche a questo problema. Carlo fotografò la copertina della guida con il telefonino ed allegò la foto inviando un nuovo sms a Milena “No, non ti faccio aspettare, domani ti vengo a trovare e te lo porto. E se sei sempre dell’idea di andare in Lapponia magari ci andiamo insieme!”

 


Domenico, 20/12/2014             graphic by Stefano_D


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